Medicina Quantistica

Nell’ambito della medicina bioenergetica, che studia gli equilibri e le dinamiche delle energie trasmesse o prodotte da cellule, tessuti e organi,la medicina quantica esplora profondamente l’anatomia energetica del corpo umano: studia l’energia vitale, elemento essenziale di trasmissione e coesione dal quale dipende la vita.

Secondo una moderna visione olistica, questa energia unisce l’uomo nella sua realtà fisica e psichica, materiale e spirituale, macro e microcosmica. L’energia vitale nasce con noi e preserva, durante la vita, i delicati equilibri che costituiscono lo stato di salute. Se il flusso energetico viene perturbato, per qualsiasi ragione, si altera l’equilibrio, si iniziano ad avvertire disturbi e sofferenze e, conseguentemente, si sviluppa la malattia. Questo insegna la medicina tradizionale cinese (MTC) da più di 5000 anni.

Oggi, con la moderna tecnologia basata su sistemi e strumentazioni sofisticati, in grado di produrre e misurare variazioni “quantiche” di energia (secondo il fisico Plank, 1830, un “quanto” di energia equivale a 10-23 Watt/cm), integrata dalla millenaria esperienza della MTC, siamo in grado di interagire, attraverso micro radiofrequenze, con queste energie sottili modificando e correggendo i flussi energetici al fine di ripristinare l’equilibrio e la salute. Il nostro corpo risponde molto positivamente a questi stimoli, che riconosce propri, sia energeticamente che sotto forma di bioinformazione: l’effetto terapeutico è estremamente efficace, preciso, indolore, non invasivo e, soprattutto, privo di qualsiasi effetto secondario. Sorprendenti i positivi risultati nelle cure organiche, sistemiche, mentali, ormonali, del dolore, nelle parassitosi, nelle allergie, intolleranze alimentari, ecc.

Più specificatamente possiamo portare ad esempio l’effetto di una terapia “quantica” sui punti di agopuntura di un meridiano cinese corrispondente a un organo: il sistema Scio è in grado di individuare la frequenza del meridiano indagato, ricercare il/i punti di agopuntura da trattare, trattarli attraverso l’individuazione dello squilibrio, fornendo o togliendo al momento l’energia necessaria. L’organo corrispondente, ripristinato così il suo equilibrio energetico, ritrova poi la forza di attivare i suoi naturali meccanismi fisiologici di difesa per vincere biochimicamente la sofferenza o la malattia.